mercoledì 29 gennaio 2025

Caso Almasri, l’avviso di garanzia a Giorgia Meloni un atto dovuto. Ecco perché la procura non aveva altra scelta

 Caso Almasri, l’avviso di garanzia a Giorgia Meloni un atto dovuto. Ecco perché la procura non aveva altra scelta - Il Fatto Quotidiano

Il procuratore Francesco Lo Voi non aveva scelta: doveva iscrivere nel registro degli indagati la presidente del Consiglio Meloni, i ministri Piantedosi e Nordio e il sottosegretario alla Presidenza Mantovano per trasmettere tutto al Collegio dei reati ministeriali informando “immediatamente’” gli indagati permettere loro di presentare memorie o farsi sentire. Lo impone l’articolo 6 comma […]

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La cosa certa che la scusa del rilascio per la pericolosità per il popolo italiano è veramente assurda, non ha nessuna logica giuridica, tale logica è alla base della nostra giurisprudenza.

Dunque non poteva essere rilasciato, a maggior ragione che c'era un mandato di arresto dalla Camera Penale internazionale.

Che poi il caso è venuto fuori propio in Italia è solo u caso.

Se poi sotto sotto vi erano accordi con i libici diventa affari interni, che non hanno nulla a che vedere con la giurisprudenza.

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2 Commenti:

Alle 29 gennaio, 2025 17:27 , Blogger Franco Battaglia ha detto...

Ragione di Stato. Avrebbero fatto più bella figura ad ammetterlo.
Così come ad annunciare che una volta al Governo le accise sarebbero solo potute aumentare.. altro che tagli.. ahahah

 
Alle 29 gennaio, 2025 17:38 , Blogger Giovanni ha detto...

Franco Battaglia
Se ti ricordi, in campagna elettorale la Meloni ki avrebbe tolte le accise. altro che aumenti ahahahahahah

 

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